Trieste, 3 lug - La giunta regionale, su proposta dell'assessore alla Funzione pubblica, autonomie locali, coordinamento delle riforme, caccia e risorse ittiche, Paolo Panontin, ha approvato il Piano faunistico regionale (Pfr). "Dopo oltre vent'anni di attesa - commenta l'assessore Panontin - e solamente a un anno dall'assunzione della delega alla Caccia, ho potuto portare a compimento uno strumento fondamentale di pianificazione".

"Un traguardo importante - aggiunge l'assessore - che si deve anche a tutti coloro che hanno collaborato alla redazione di questo strumento essenziale di pianificazione faunistica e venatoria". "Mi auguro ora - prosegue l'assessore - che le associazioni ambientaliste che hanno presentato il ricorso contro i criteri di indirizzo della gestione faunistico-venatoria qualche giorno prima della chiusura della procedura di Vas (Valutazione ambientale strategica) vogliano riconsiderare le loro posizioni, visto che il Piano faunistico è stato votato anche dai loro rappresentanti presenti nel Comitato faunistico regionale". Il Piano faunistico venatorio è un atto di programmazione generale finalizzato a favorire la tutela, la conservazione, la riproduzione e il miglioramento della fauna selvatica e delle biodiversità, nonché la gestione del patrimonio faunistico e del prelievo venatorio. Tra gli obiettivi che si pone vi sono l'individuazione dello stato delle specie selvatiche e dei relativi habitat; l'analisi delle dinamiche delle diverse popolazioni faunistiche; l'individuazione delle misure per migliorare lo stato faunistico e degli habitat nonchè del territorio agro-silvo-pastorale vocato alla programmazione faunistica; e l'individuazione degli istituti di protezione e gestione, e di quelli destinati alla produzione della fauna selvatica, degli istituti di gestione e di altre aree precluse all'attività venatoria. Prevede inoltre la determinazione della capacità faunistica delle specie cacciabili per ciascuna unità territoriale, e il massimo prelievo sostenibile dalle stese; e l'individuazione dei criteri per una differenziarione del prelievo venatorio relativo alla selvaggina pronta caccia rispetto alla fauna selvatica. Contempla altresì l'individuazione dei criteri per determinare il prelievo di selezione degli ungulati; la determinazione dei criteri per la costituzione di aziende faunistico venatorie, di aziende turistico-venatorie, di zone cacciabili; per lo svolgimento di prove e gare cinofile; e la definizione di programmi specifici di conservazione faunistica relativi a specie di fauna in difficoltà. Contestualmente al Piano, la Giunta regionale ha approvato il rapporto ambientale, la sintesi non tecnica e la dichiarazione di sintesi. ARC/CM