È stato reso noto questa mattina, 31 ottobre 2017, il nuovo dispositivo del Ministero della Salute che modifica quanto vigente fino ad oggi in materia di impiego di richiami vivi per la caccia agli acquatici. Questi sono riammessi all’uso, con le consuete regole già note, nelle regioni non segnalate nell’allegato IV.

Purtroppo verifichiamo un aumento delle zone a rischio rispetto a quanto presente nella disposizione del 30 marzo che le aveva identificate. Questo significa che alcune regioni, precedentemente segnalate solo in parte, sono oggi comprese totalmente  nelle aree a divieto. Si tratta di Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Lazio, Friuli, oltre naturalmente al Veneto e all’Umbria, che erano già totalmente inserite nelle aree a rischio.

Federcaccia trova difficile condividere le linee che hanno portato a questa ulteriore limitazione e si adopererà sin dai prossimi giorni per un chiarimento e auspicabilmente una modifica della Disposizione che senza ledere il superiore interesse della salute pubblica e delle attività economiche coinvolte, ne renda meno gravose possibili le conseguenze per i cacciatori.