A tutti i cacciatori direttori e presidenti

OGGETTO: relazione sulla seduta del comitato faunistico del 10/09/2014

Come avrete potuto apprendere dalla stampa e da altre fonti d’informazione, la seduta di Comitato faunistico è stata rinviata senza l’assunzione di alcuna decisione in ordine ai due argomenti all’ordine del giorno, ovvero “l’approvazione del Piano Faunistico” e “l’adozione delle limitazioni al prelievo Gallo Forcello”.

 

Ho avuto modo di leggere che tale rinvio sarebbe stato la conseguenza di un mero errore formale sollevato dal sottoscritto in modo strumentale e poichè ciò non corrisponde a verità mi è indispensabile chiarire l’accaduto.

1) In relazione al punto inserito al n.2 dell’ordine del giorno, ovvero parere sul PFR, il sottoscritto ha chiesto con mail del 4/09/2014 considerate, le precedenti discussioni e modifiche apportate o richieste al progetto di Piano Faunistico nonchè gli articoli 2 e 3 del regolamento di funzionamento, l’invio dell’intero documento PFR e non solo una parte del medesimo, oltre all’integrale documentazione allegata o presupposta.

            Tale richiesta non ha trovato in dieci giorni alcuna risposta.        

L’art 3 commi 2 e 4 del Regolamento Interno concernente le modalità di svolgimento dell’attività del Comitato Faunistico Regionale prevedono che unitamente all’atto della convocazione il segretario del Comitato invia, relativamente all’ordine del giorno della seduta, a ciascun componente copia degli atti sottoposti all’esame del Comitato medesimo e della documentazione relativa all’attività istruttoria preliminare compiuta dagli uffici regionali.  

            E’ evidente che nell’assenza di ogni tipo di dato, informazione, relazione o istruttoria non è possibile per un componente comprendere l’oggetto della discussione considerata l’ampiezza del Piano Faunistico composto da oltre 10 capitoli e centinaia di pagine.

Bisogna considerare che nella prima riunione del Comitato del 7/05/2014 all’ordine del giorno non era stato allegato alcun documento relativo al PFR, che alla riunione del 20/06/14 si sono stati trattati solo i capitoli 8 e parzialmente il 7, che alla riunione del 21/07/2014 sono stati trasmessi solo parte del punto 3 e del capitolo 4 - dal sottopunto 1 al 7 - del capitolo 5 fino al sottopunto 5.5.3 e nella riunione del 4/08/2014 i capitoli 8, 9 e parzialmente il 10.

            Nulla il sottoscritto ha ricevuto in merito al capitolo 1,2,6; poco del 4, 5, 7, 10 e chissà di quant’altro ancora.

Era, a mio parere impossibile per chiunque sapere cosa si sarebbe andati ad approvare e per tale ragione ho chiesto in rinvio della trattazione dello specifico punto che l’Assessore se avesse voluto avrebbe potuto trattare ugualmente.

2) In data 03/09/2014 ovvero 7 giorni prima della seduta di comitato, è pervenuto al sottoscritto senza alcuna comunicazione accompagnatoria del Presidente, il solo capitolo 10 “Pronta caccia” del Piano faunistico regionale che non era, in verità inserito all’ordine del giorno.

L’art.8 comma 4 del Regolamento Interno concernente le modalità di svolgimento dell’attività del Comitato Faunistico Regionale prevede che “la proposta di discutere e deliberare su materie urgenti che non siano all’ordine del giorno può essere accolta solo se approvata all’unanimità dai componenti presenti alla riunione. Tale integrazione dell’ordine del giorno viene espressamente verbalizzata”.

Comunque l’integrazione dell’ordine del giorno o anche solo l’invio dei documenti è stato fatto in violazione del termini posti dall’art.3 comma 3 del citato regolamento e nel mancato rispetto del forme previste dal comma 2 che sono state poste a garanzia della piena comprensione da parte dei componenti dei contenuti del documento che si dovrebbe discutere esaminare ed approvare.

Per tale ragione ho chiesto il rinvio della trattazione dello specifico punto che l’Assessore se avesse voluto avrebbe potuto trattare ugualmente.

In relazione al punto inserito al n.3 dell’ordine del giorno “adozione delle limitazioni al prelievo Gallo Forcello” l’Assessorato non ha fornito alcuna documentazione esplicativa e/o relazione istruttoria preliminare  degli uffici regionali che è stata consegnata a mano durante la seduta di ieri.

E’ evidente pertanto che nell’assenza di ogni tipo di dato, informazione, relazione o istruttoria non è stato possibile per il sottoscritto componente del Comitato comprendere l’oggetto della discussione inerente le richieste limitazioni soprattutto se il parere da esprimersi deveva mantenere una connotazione tecnico-scientifica e soprattutto senza che venissero rese note consistenze, prelievi e stato - attuale e storico - della specie (Forcello) considerata.

Per tale ragione ho chiesto il rinvio della trattazione dello specifico punto ma anche in questo caso se l’Assessore avesse voluto, sentendosi nel giusto, avrebbe potuto trattare ugualmente.

Stupisce dunque che si voglia connotare negativamente il sottoscritto piuttosto che valutare l’efficienza dell’azione amministrativa e trovo pretestuoso che si voglia attribuire al sottoscritto i ritardi nell’approvazione di un piano del quale il mondo venatorio ha gran bisogno e che invoca (da 14 anni) sebbene con contenuti che non corrispondano alla qualità degli ordini del giorno .

Udine 11 settembre 2014

                                                                 Avv.Paolo Viezzi

                                                           Rappresentante F.A.C.E.